Come regolare la donazione dei propri organi

Nella votazione popolare del 15 maggio 2022 riguardante la legge sui trapianti, una netta maggioranza di votanti ha optato per il modello del consenso presunto alla donazione: chi non desidera che i propri organi e tessuti vengano donati dopo la sua morte dovrà dichiararlo per iscritto. La norma, in ogni modo, entrerà in vigore non prima del 2024. Ma come si può regolare questo aspetto sin da oggi in modo vincolante? Ve lo spieghiamo qui..

Un anziano sorridente con una giacca di jeans nera.

«Voglio risparmiare ai miei cari situazioni penose e l’onere di prendere decisioni difficili. Per questo ho indicato nelle direttive del paziente le mie volontà riguardo alla donazione degli organi.»

Legge sui trapianti e modello del consenso presunto

Il 60,2% dell’elettorato svizzero ha optato per il modello del consenso presunto alla donazione di organi, secondo cui quanti non avranno dichiarato per iscritto il contrario saranno considerati automaticamente donatori. La nuova legge sui trapianti entrerà in vigore al più presto nel 2024.

Fino ad allora, resta valido il modello del consenso.

Gli organi o i tessuti di una persona deceduta possono essere espiantati solo se è stato dato il consenso a farlo. Se il potenziale donatore non aveva preso posizione al riguardo, viene chiesto ai congiunti più stretti se sono a conoscenza delle sue volontà. In caso contrario, saranno loro a dover decidere orientandosi alle sue idee.

Se i congiunti non ci sono o sono irreperibili, il prelievo degli organi non è ammesso. In questo modo ci si assicura che non vengano espiantati organi contro la volontà del donatore. Tuttavia, il processo di chiarimento allunga notevolmente i tempi – e questo mentre ci sono malati in attesa di trapianto. Per di più, la procedura implica un grosso carico emotivo per i congiunti.

Regolate la donazione degli organi nelle direttive del paziente

Il diritto di protezione degli adulti prevede già oggi modalità per regolare l’aspetto della donazione degli organi: nella versione estesa delle direttive del paziente potete indicare se acconsentite o meno al prelievo di organi dopo il decesso.

Se acconsentite, prendete atto che determinati preparativi necessari allo scopo potranno essere avviati già prima della vostra morte. È possibile, ad esempio, che gli organi debbano essere riforniti di ossigeno prima, durante e dopo il trapasso, che si dispongano trattamenti per ridurre la coagulabilità del sangue o vengano posizionati accessi a grandi vasi venosi, provvedimenti che comunque graveranno su di voi in misura molto lieve.

Potete anche decidere di acconsentire alla donazione solo in determinate circostanze: ad esempio solo in seguito a morte cerebrale o cardiaca, o unicamente per determinati organi.

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